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Marisa Giorgini

MARISA GIORGINI

Si avvicina allo yoga giovanissima attraverso l’incontro con le opere di Shri Aurobindo e Mère,  figure che rimangono il suo riferimento spirituale costante.
Champaklal, discepolo diretto di Sri Aurobindo, le dona il nome spirituale di Asthà, che significa “Fiducia”,
indicandole in questa attitudine il punto di forza della sua crescita.
La laurea in Filosofia Orientale e i frequenti viaggi in India le consentono di ampliare le sue conoscenze teoriche e pratiche con maestri di varie tradizioni.
Il maestro Ambu, dello Shri Aurobindo Ashram, la introduce ai benefici delle Asana.

Il mio maestro Ambu ottantenne che pratica la posizione dell’aquila

Il mio maestro Ambu ottantenne
che pratica la posizione dell’aquila

Swami Gitananda Giri la guida nel pranayama e nello yoga terapia.
Saccidananda Yogi di Madras, le insegna con il silenzio e la presenza come mantenere il cuore puro ed il corpo in salute .
Con il Maestro indiano Baba Bedi affina la sensibilità e l’intuizione scoprendo innovative tecniche in ambito terapeutico, artistico ed evolutivo.
Con Maestri di Buddhismo tibetano di tradizione Kagyupa approfondisce le pratiche meditative, in particolare con Lama Ole Nhydal, che le dona il nome spirituale di Karma Rinchen Dolma, che indica un aspetto della Madre Divina, (Tara Verde), come “Gioiello che esaudisce i desideri”.
Riceve l’iniziazione allo Dzog-Chen dal maestro Namkhai Norbu nella comunità di Merigar, in cui torna frequentemente con i suoi seminari.
Con il maestro tibetano Nida Chenantsang, apprende il mantra healing, la guarigione attraverso il suono ed il mantra.
Esplora le pratiche energetiche di tradizione cinese lavorando sui fondamenti del Ci Kung  con il maestro  Li Xiao  Ming.
Insegnante diplomata di Kundalini Yoga, riceve il nome spirituale anche nel loro lignaggio: Gagandip Kaur,“Principessa Luce del Cielo”.
Ha arricchito la sua formazione con esperienze di sciamanesimo peruviano e con l’approfondimento della tradizione iniziatica Egizia ed Ebraica.

Nel suo Centro propone una particolare sintesi di pratiche yogiche da lei definita “Yoga dell’Energia”, che insegna dal 1979.
Il percorso dello Yoga dell’Energia prevede l’integrazione di pratiche di Hatha Yoga, Yoga Terapia, Yoga Nidra, Kundalini Yoga, Meditazione, e anche l’ Astroyoga, un percorso da lei stessa elaborato, in cui le conoscenze astrologiche si collegano alla fisiologia sottile dello Yoga, (che vede i chakra come i nostri pianeti interni), per suggerire le pratiche più adatte a migliorare il rapporto della coscienza con le forze che ciascun pianeta rappresenta.

Le ricerche più caratteristiche del suo percorso sono state da lei descritte in tre libri ( “Garuda Namaskar=elevarsi e vedere”, “Hanuman=colui che rende possibile l’impossibile”, “Ganga Namaskara: la pratica per la purificazione del Karma”).

Marisa è anche la promotrice di diverse iniziative culturali: l’amore particolare per il potere del suono la spinge a organizzare sia concerti di musica indiana di altissimo livello (Shahid Parvez, Partho Sarothi), sia iniziative sperimentali, di profondo impatto sul corpo e sulla mente, come i concerti di campane di cristallo di silicio e i Bagni di Gong.

Fortemente sentito è anche il collegamento con l’arte.
Infatti Marisa ritiene che ogni attività creativa è una forma di meditazione, e il disegno, sia libero che di mandala e simboli sacri, diventa spesso parte della pratica yogica.
Incoraggiata dal maestro Baba Bedi ad esplorare l’arte del collage, Marisa ha elaborato un suo metodo per “caricare” il collage con la forza di un’energia o un‘ intenzione particolare, e persegue nella sua produzione e ricerca con grande gioia :
”Adoro fare collage… mi piace fondere parti diverse attorno ad un cuore unico, che è l’intenzione per cui lo faccio … è un po’ quello che fa lo yoga, quando integra le parti innumerevoli di cui siamo fatti con il nostro nucleo di luce e saggezza del nostro cuore“

Oltre ai corsi e seminari Marisa propone anche incontri individuali in cui offre il suo aiuto nella soluzione di problematiche personali, sia di tipo fisico che  esistenziale, con indicazioni pratiche ed interventi energetici volti a risvegliare la forza di guarigione e di chiarezza presente in ogni essere.

- YOGA DELL’ENERGIA -

Storia:

Ho iniziato ad insegnare Hatha Yoga 35 anni fa, affascinata dalla possibilità di poter intervenire sulla mente agendo in vista della salute del corpo e viceversa.
Creare quei momenti di assorbimento in cui la coscienza, il respiro e la posizione del corpo si fondevano in un’unica realtà era magico, come il vedere la trasformazione dei volti che, nella distensione, si addolcivano e illuminavano.
Inizialmente ho approfondito soprattutto il potere terapeutico delle varie tecniche, e ho cercato il modo migliore per invitare a trasferire la flessibilità del corpo nella mente e nel cuore.
Il contatto con la via del Tantra mi ha invitato successivamente a dedicare attenzione alla scoperta e al riequilibrio delle forze dei 5 elementi, e dei centri di assorbimento e distribuzione dell’energia (Chakra).
Era come aver scoperto un’immensa finestra sullo spazio interno, con le sue luci e le sue qualità, i suoi poteri, celati a chi vede solo la superficie delle cose, ma reale sostegno di tutto quello che c’è. Tutta la pratica ne veniva arricchita, come pure l’efficacia delle sequenze e delle meditazioni.
Il desiderio di lavorare sulle emozioni e la loro trasformazione in atteggiamenti positivi e vitali mi hanno spinto ad esplorare altre pratiche meditative tibetane e indiane, mentre un naturale senso della dimensione “magica” dell’esistenza, mi ha fatto incontrare tanti maestri e tradizioni differenti, taoisti, sciamani peruviani, maestri del suono e del respiro.
Un viaggio iniziatico in Egitto mi ha ricollegato ad antiche conoscenze e a potenti simboli di trasformazione interiore, mentre nel Kundalini ho incontrato pratiche fisiche ed energetiche di grande precisione ed efficacia.
Non mi è mai piaciuto collegarmi solo ad una Scuola, ma ho sempre desiderato cercare l’essenza unitaria dei vari percorsi.
Lo Yoga dell’Energia nasce da questi contatti e si propone come integrazione di queste esperienze.
Credo che la nostra realtà interiore ed esteriore sia così ricca e molteplice che è importante avere molti strumenti da utilizzare per diventare esseri più coscienti e felici.
Sì, ecco il cuore dello yoga dell’Energia, la gioia.
E visto che proprio la gioia non è insegnabile, è però possibile creare delle condizioni perché si manifesti, e la si può invitare, mentre si praticano movimenti corporei e respiratori, o si esplora il nostro essere e la sua connessione con la natura che ci circonda.
Ci si può distendere e stirare, allenando l’attenzione e la connessione con il presente finché il sorriso arriva, come un raggio di Sole che irradia dal cuore al volto.
E si prova un puro senso di gratitudine per tutto ciò che si ha e si è.
A questo punto lo yoga esce dalla palestra e benedice la vita.

di Marisa Giorgini

- LE FONTI DELLO YOGA DELL’ENERGIA -

Riferimento comune a tutti i sentieri dello yoga, e quindi anche dello Yoga dell’Energia è il testo degli “Yoga Sutra” di Patanjali. Nei Sutra, (aforismi), si definisce lo yoga come “uno stato in cui sono soppresse le onde della mente”, “citta vritti niroda”, affinché la coscienza, attraverso una mente calma, possa vedere in modo più limpido la realtà e liberarsi così dall’ignoranza e dal dolore.

Il processo viene descritto stabilendo le fasi che lo definiscono e le tecniche adatte a sperimentarlo.
Queste fasi sono definite” le otto membra”, (astha anga), dello yoga.

Nell’itinerario degli Yoga Sutra le tecniche energetiche hanno un ruolo secondario rispetto all’esplorazione dei vari aspetti della mente, nello Yoga Tantrico, invece, ne diventano un aspetto fondamentale. I testi di riferimento più importanti che le descrivono sono lo “Hathayoga Pradipika”, “La Chiara Lanterna dello Yoga”, lo “Shiva Samita” e gli “Shiva Sutra”. In essi si spiegano con precisione le Asana fondamentali, i tipi di Pranayama, gli esercizi di controllo del prana dei tre Bandha, dei Mudra e dei Mantra. Si afferma anche che tali pratiche portano lo yoghi a liberarsi dal velo dell’illusione.
Di origine tantrica è anche la fisiologia del corpo energetico, con i suoi canali e i suoi centri vibrazionali (chakra).
Lo Yoga dell’Energia utilizza anche alcune tecniche proprie del Kundalini Yoga, un efficace approccio terapeutico ed evolutivo, collegato alla tradizione spirituale dei Sikh, e portato in occidente da Yoghi Bhajan.
Alle conoscenze delle vie yogiche tradizionali nello Yoga dell’Energia si sono aggiunte alcune esperienze particolari collegate a Maestri più vicini a noi.
Al Maestro indiano Baba Bedi si riferiscono alcune tecniche dello yoga dell’Energia che risvegliano la sensibilità psichica, (uno dei poteri del terzo occhio), e usano metodi collegati all’arte per la guarigione e la libera espressione di sé.
Al buddhismo tibetano, e in particolare al Maestro Namkhai Norbu, si collegano altri strumenti, soprattutto quelli relativi alla pratica dei mantra e della visualizzazione.
L’ampia visione dello yoga come sintesi e trasformazione della vita, infine, trae origine dagli insegnamenti dei Maestri Sri Aurobindo e Mère, che rimangono il cuore profondo e l’ispirazione costante dello Yoga dell’Energia.

- CALENDARIO ENERGETICO DELLO YOGA DELL’ENERGIA -

Lo yoga dell’energia è attento alla qualità del tempo: le fasi lunari, le stagioni, le porte dei solstizi e degli equinozi vengono considerati momenti particolarmente propizi alla pratica e occasioni speciali per ricevere forza e ed ispirazione nel processo evolutivo.

Momenti importanti collegati ad eventi che ciclicamente si ripetono al nostro Centro:

  • Inizio dell’anno energetico, nella seconda luna nuova dell’anno: un momento ideale per liberarsi da vecchie zavorre mentali e fisiche.
    Ci si prepara ad esso con la respirazione degli undici giorni,”Ekadasi Pranayama”,
    che aiuta a guarire da trami e negatività del passato.
  • MahaShiva ratri: La notte dedicata a Shiva, simbolo del potere di trasformazione dello yoga.
    E’ un momento profondamente misterioso e sacro che ci apre alle le forze della trasformazione e del cambiamento che si riversano nel nostro essere: praticando insieme i mantra di Shiva, questa notte diviene un’occasione di grande aspirazione e raccoglimento.

 

  • 21 marzo – equinozio di primavera: Aprire il cuore al nuovo. Pratiche per il rinnovamento fisico e mentale.
    In tale periodo, con pochi giorni di differenza in base al Calendario lunare, si festeggia In India anche la nascita di RAMA, simbolo dell’uomo perfetto, re , perché padrone della sua natura, ed esempio di una condotta di vita interamente offerta alla Verità.
    Incarnando la fedeltà alla legge interiore egli ci collega anche con la forza di protezione che pervade l’esistenza, a cui gli indiani danno il nome di Vishnu.
    Con la pratica dei mantra a Rama riceviamo aiuto ed energia per vivere ogni momento della nostra vita come occasione di progresso e gioia.

ramaRama è simbolo della fedeltà alla legge interiore

  • WESAK, luna piena di maggio

Il Wesak Acquariano, così come viene celebrato attualmente, si è sviluppato solo nel secolo scorso sulla base degli insegnamenti trasmessi da A. Bailey, e si ispira al Vesak storico buddista, dal quale ha accolto la simbologia del ritorno del Buddha benedicente.
Nel Wesak Acquariano, tuttavia, accanto al Buddha ci sono anche il Cristo e i Maestri della Gerarchia Spirituale.

La concordanza tra le due cerimonie risiede quindi unicamente sul riferimento alla benedizione del Buddha e sull’intento comune di generare Amore e Saggezza in sé stessi e per tutti gli esseri del creato.

  • 21 giugno Solstizio d’estate: la vittoria della luce su ogni resistenza ed oscurità: pratiche con Garuda, l’aquila di Vishnu
  • Durante 12 domeniche estive il lavoro con il Saluto al sole e i mantra solari che compongono la Surya Sadhana, la pratica spirituale del Sole, possono illuminare la mente ed il corpo del praticandole aiutandolo anche in caso di problemi al cuore, occhi cervello.


Surya, il SOLE dell’illuminazione

  • Il 15 agosto: anniversario della nascita del maestro Shri Aurobindo, e, con piccole variabili determinate dalla luna, nel medesimo periodo si celebra anche il compleanno di Krishna, Incarnazione divina della gioia e dell’amore incondizionato.

krishnaKrishna

  • 21 settembre:equinozio di Autunno: è il momento di seminare nuove possibilità e di guardarsi dentro.
    In India si festeggiano le NAVA RATRI, le nove notti della Madre Divina, l’energia che permette di vincere ogni ostacolo interiore ed esterno.

 DIWALI, luna nuova di novembre, La FESTA della LUCE

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  • GANGA NAMASKARA SADHANA: LA PURIFICAZIONE NELLE ACQUE INTERIORI.
    Alleggerire i condizionamenti karmici con una pratica di 12 giorni, in quello speciale periodo che va dal 26 dicembre al 6 gennaio.

Nascita del GangeIl mito della nascita della Dea del fiume Gange

 

 

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